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Edizione

L’edizione (secondo le specifiche TEI), preparata con il supporto di TEI Boilerplate si trova all'indirizzo: 

https://rekopisy-romanskie.filg.uj.edu.pl/filicaia/

Criteri e convenzioni

La base della nostra edizione è costituita dal manoscritto Ital. Quart. 48, proveniente da Berlino, attualmente conservato a Cracovia, segnalato pertanto con la sigla K (Kraków). Le motivazioni che hanno condotto a tale scelta sono spiegate nella sezione separata in cui si illustrano i legami tra i due manoscritti. Nel testo accogliamo alcune lezioni del manoscritto Magliabechiano XI, 15 (siglato F) di fronte a errori che troviamo in K. Di ciò diamo conto ogni volta nell’apparato. Quando le lezioni sono differenti, segnaliamo anche nell’apparato la lezione di F da noi non accolta.

Tuttavia, non consideriamo lezioni diverse gli usi grafici diversi o le oscillazioni morfologiche. Essendo Ital. Quart. 48 (K) esemplare di dedica, con ogni probabilità più vicino alla volontà autoriale, in questi rari casi in cui abbiamo oscillazioni di forme linguistiche tra un manoscritto e l’altro, seguiamo gli usi di K. Nella sezione dedicata alla lingua del trattato si troveranno osservazioni che daranno il dettaglio di queste piccole oscillazioni. Bisogna sottolineare che le oscillazioni sono trasversali, cioè sono presenti forme morfologiche diverse all’interno dello stesso manoscritto e tra i manoscritti. Tuttavia, non ci sono forme esclusive di un manoscritto e la distribuzione delle oscillazioni non sembra presentare particolari regolarità. Per darne conto in maniera concreta: fussi e fusse per la terza persona singolare di essere sono forme entrambe presenti, con la prevalenza di fussi. Nella prima parte del trattato troviamo 9 occorrenze di fussi e 2 di fusse. Non c’è significativa preferenza nei manoscritti per l'una o per l'altra forma (in un caso a fussi del K corrisponde fusse del F e c’è anche caso dove a fusse del K corrisponde fussi del F). Simili dinamiche si notano per altre oscillazioni, il che ci permette di omettere la loro segnalazione nell’apparato, cercando di concentrarsi solo su varianti filologiche.

Nell’edizione online sciogliamo le abbreviature standard senza darne segnalazione, seguendo, nel caso di dubbi, quanto usato dagli scribi nelle forme intere delle parole abbreviate. La presenza delle carte scannerizzate del manoscritto collegate all’edizione permette di rimandare il lettore e lo studioso che voglia approfondire questo aspetto direttamente alla fonte.

Nonostante la convinzione di voler seguire i criteri molto conservativi nell’edizione, ci siamo trovati in difficoltà con la trascrizione dei numeri, in maniera particolare di quelli riferiti alla numerazione delle singole unità del testo (demostrationescasiinvestigationes). Alla fine, di fronte a una varietà di soluzioni adottate dagli scribi (numerali scritti in lettere, cifre romane, cifre arabe e varie soluzioni intermedie) ci siamo sentiti in dovere di dare uniformità alla numerazione; abbiamo adottato dappertutto nel testo i numeri romani mentre nella trascrizione dell’indice abbiamo lasciato le forme originali presenti nel K. Si tratta di una soluzione filologicamente discutibile, ma funzionale alle esigenze dei lettori. Di nuovo, un lettore che ha bisogno di un approfondimento filologico su questo aspetto può ricorrere agli scan collegati. Vanno segnalate anche altre due convenzioni riguardanti i numeri che ci siamo sentiti costretti ad adottare, sempre per garantire la maggiore funzionalità dell’edizione per chi ricerca nel testo le informazioni matematiche. I numerali ordinali nel testo degli enigmi di fronte alle numerose soluzioni dei manoscritti (in lettere, numeri romani e arabi, numeri romani con l’ultima lettera in apice) sono stati scritti per esteso, in lettere (primosecondotertioquartoquintosextoseptimooctavononodecimo). Un altro problema riguardava la trascrizione delle frazioni. Qui, anche per semplificare la fase di codifica per l’edizione online da una parte e per la necessità di uniformare il tutto con l’occhio rivolto a chi cerca informazioni matematiche nel testo di Piero da Filicaia dall'altra, abbiamo adottato la convenzione che prevede l’uso della barra obliqua (nei manoscritti c’è soprattutto la linea di frazione nella forma moderna).

Edizione del testo del trattato

Al seguente indirizzo si trova l’edizione (secondo le specifiche TEI), preparata con il supporto di TEI Boilerplate: 

https://rekopisy-romanskie.filg.uj.edu.pl/filicaia/

Per vedere le varianti è necessario spostare il mouse sopra la forma sottolineata con il tratteggio. Apparirà la forma della variante preceduta dalla sigla del manoscritto F (=Magl. CL XI 15, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze) o K (=Ital. Quart. 48, Biblioteka Jagiellońska). Riferimenti storici, spiegazioni e precisazioni si trovano nelle note poste a margine del testo dell'edizione.